In un mercato in continuo mutamento, l’esigenza di rinnovarsi e scoprire il proprio talento non è mai una scelta scontata. A volte timori e incertezze hanno il sopravvento. Sono soprattutto le donne che, come in una sorta di retaggio culturale, si sentono bloccate ad affrontare un cambiamento.
Ma rispetto agli uomini dimostrano una maggiore sensibilità a guardarsi dentro, e attraverso percorsi di counseling personalizzati riescono finalmente a far emergere sé stesse, in maniera più autentica e concreta.
Francesca Scelsi è Career Counselor e aiuta le persone a trovare il lavoro che desiderano. Anche lei protagonista di una scelta professionale importante che l’ha portata ad essere imprenditrice di sé stessa, dinamica e pienamente soddisfatta della realtà che si è costruita negli anni.
In cosa consiste il tuo lavoro?
Il mio lavoro consiste nell’accompagnare le persone alla ricerca di un cambiamento professionale.
Le supporto sia nella fase di preparazione, e quindi di definizione dell’obiettivo di carriera e degli strumenti adeguati per proporsi al mercato del lavoro, sia nella fase di candidatura vera e propria affiancandoli come un coach e indirizzandoli verso il percorso più veloce ed efficace.
Quale è stata la leva motivazionale principale che ti ha spinta nella direzione di essere imprenditrice di te stessa?
Il lavoro in azienda come HR non mi rendeva più felice e presto mi resi conto che il problema non era il mondo delle Risorse Umane quanto il contesto organizzativo in cui ho sempre vissuto pur cambiando spesso aziende e la sensazione di star facendo sempre grandi fatiche lavorative, per qualcun altro che non ero io. Diventare libera professionista è stata una scelta quasi obbligata ed oggi ogni sforzo, apprendimento o esperienza è direzionata alla crescita di un business che è il mio. Il rovescio della medaglia è che avere totale libertà implica avere totale responsabilità sui tuoi successi e sui tuoi fallimenti e questo aspetto, per quanto mi riguarda, è sicuramente da governare dal punto di vista emotivo.
Quale è secondo la tua esperienza, uno dei motivi principali per cui le donne hanno paura di affrontare un cambiamento e cercano una figura come la tua?
Le donne hanno paura ad affrontare il cambiamento perché non sono sorrette e appoggiate da una cultura del lavoro e della società che dica loro che possono essere autonome, economicamente indipendenti e che non devono scegliere fra carriera e famiglia. Per questi motivi, spesso inconsciamente accettati, risulta difficile anche solo decidere di volersi realizzare professionalmente, prima ancora che capire come farlo.
Come aiuti le donne a realizzare sé stesse?
Attraverso alcune tecniche di Counseling le aiuto a prendere coscienza dei loro desideri professionali e poi fornisco loro degli strumenti concreti con i quali elaborare la strategia di cambiamento. Le accompagno passo a passo in questo percorso di sviluppo.
Cosa hai guadagnato e cosa hai perso lungo il tuo cammino professionale?
Una volta ho letto che ad ogni cambiamento, anche positivo, corrisponde una perdita. Cambiare significa trasformarsi da qualcosa in qualcos’altro e a questo processo corrisponde sempre un “lasciare” quello che siamo stati. Per me è stato un percorso lento, a tratti sofferto, ma irreversibile e sono consapevole che non sarei quella che sono oggi se non avessi vissuto le esperienze di vita e lavoro che hanno fatto parte della mia storia.
L’importanza del networking.
Mi ci è voluto qualche mese per comprendere il valore del networking. Ho dapprima iniziato a contattare persone che ritenevo interessanti su LinkedIn e con alcune ci siamo incontrate e abbiamo parlato. In queste conversazioni ho trovato confronto, calore e la forza che mi serviva per credere di potercela fare davvero. Poi ho scoperto Rete al Femminile, Young Women Network, la community di Talent Garden e ad oggi so che per andare avanti, non potrei più prescindere da loro.
Cosa immagini per il futuro del mercato del lavoro?
Si passerà dal concetto di occupazione al concetto di occupabilità, ovvero alla “capacità delle persone di adattarsi alle mutevoli situazioni di mercato, reinventandosi ruoli e mansioni, utilizzando il proprio mix di competenze tecniche, manageriali, creative”. Per tendere verso questa dimensione non si potrà fare altro che partire da sé stessi, da quello che più ci piace e iniziare a disegnare lavori anche nuovi purché rispondenti a esigenze concrete. La competenza più importante che potremo sviluppare in questo senso è proprio l’adattabilità e la capacità di reinventarci di continuo.
Links utili:
https://jobscouting.it/
https://www.retealfemminile.com/
http://www.youngwomennetwork.com/
www.lavoradio.eu/